Gli Stati Generali dell’Intelligenza Artificiale, ideati da Class Editori, si tengono in questi giorni e prevedono 20 sessioni tematiche e 60 relatori che discuteranno di etica, scienza, tecnologia e progetti legati all’AI. Ne parla Milano Finanza in un articolo a tema (Gli Stati Generali dell’Intelligenza Artificiale | Il ministro Valditara: con l’Ai la didattica diventa personalizzata). Nel corso dell’evento, sono stati sollevati vari temi, come l’introduzione dell’AI nelle scuole e il suo utilizzo nella finanza, con Paolo Savona, presidente di Consob, che ha sottolineato l’importanza di un nuovo accordo tra i leader mondiali per risolvere il problema dell’interfungibilità delle monete digitali. È stata anche esaminato l’impatto dell’AI sul mercato del lavoro, con l’idea che potrebbe avere un impatto positivo sulla creatività, se utilizzata per sostituire i compiti più ripetitivi del lavoro umano. Tuttavia, ci sono anche rischi, come il possibile impatto negativo sull’occupazione e sulla democrazia, come ha sottolineato Yoshua Bengio, professore di ingegneria informatica all’Università di Montreal. Anche Stuart Russell, professore di Computer Science all’Università di Berkeley, ha evidenziato i limiti dell’AI, in particolare di ChatGPT, definendo quest’ultima “affidabile solo quanto un bambino di sei anni”. Lucilla Sioli, rettrice per l’intelligenza artificiale e l’industria digitale nella Commissione Europea, ha parlato della necessità di regolamentare l’AI a livello globale, concentrandosi sulla biometria come tema di discussione più controverso. Mario Rasetti, professore emerito di fisica teorica al Politecnico di Torino, ha parlato dei tre livelli di efficienza dell’AI e dei rischi associati all’accelerazione delle tecnologie AI senza la dovuta formazione degli utenti.