“Chi controlla il passato, controlla il futuro” (cit.). Il team del caro Zuck mi ha appena comunicato che un mio post del 29 agosto 2022 viola le condizioni d’uso di Facebook (vedi foto).

Probabilmente l’immagine utilizzata per il post (che in tale data ho condiviso, attenzione, non postato) non era gradita, e sinceramente non ricordo neanche cosa fosse. So, invece, cosa c’era sotto la foto: un elenco di motori di ricerca alternativi che potevano servire per superare il “filtro” che Google impone alle nostre ricerche, motori che avevano a che fare anche con fonti scientifiche e archivi di vario tipo. Dato che questo è il mio sito, e ci pubblico quello che mi pare, eccovi il contenuto di quel post:
“Google è così potente che ci “nasconde” altri sistemi di ricerca, semplicemente non conosciamo l’esistenza di molti di questi. Nel frattempo, ci sono ancora un sacco di grandi motori di ricerca specializzati in libri, scienze e altre informazioni utili. Ecco un elenco di siti di cui potresti non aver mai sentito parlare.
- www.refseek.com – un motore di ricerca per risorse accademiche. Più di un miliardo di fonti: enciclopedie, monografie, riviste.
- www.worldcat.org – una ricerca del contenuto di 20mila biblioteche mondiali. Scoprirai dove si trova il libro raro più vicino di cui hai bisogno.
- https://link.springer.com – accesso a oltre 10 milioni di documenti scientifici: libri, articoli, registri di ricerca.
- www.bioline.org.br è una biblioteca di riviste scientifiche sulla bioscienza pubblicata nei paesi in via di sviluppo.
- http://repec.org – volontari provenienti da 102 Paesi hanno raccolto quasi 4 milioni di pubblicazioni su economia e scienze correlate.
- www.science.gov è un motore di ricerca statale americano per oltre 2200 siti scientifici. Più di 200 milioni di articoli sono indicizzati.
- www.pdfdrive.com è il più grande sito per scaricare gratuitamente libri in formato PDF. Sono stati dichiarati più di 225 milioni di nomi.
- www.base-search.net è uno dei potenti siti di ricerca di testi accademici. Oltre 100 milioni di documenti scientifici, il 70% è gratis
Mi è stato anche comunicato che “Se in futuro pubblicherai qualcosa che viola le nostre Condizioni d’uso, la tua capacità di pubblicare contenuti potrebbe temporaneamente sottoposta a restrizioni o il tuo account potrebbe essere disabilitato”.
Il che implica che, se il caro Zuck e il suo team trova un qualsiasi altro elemento postato o condiviso in passato, come quello in questione, potreste vedermi sparire da Facebook. Sinceramente, me ne sbatto i cosiddetti, anche perché avevo già in mente di abbandonare questa piattaforma entro la fine dell’anno. Magari mi danno un “incentivo”. In ogni caso, qualora mi vedeste sparire all’improvviso, sappiate che non farò nessun ricorso, e che potete trovare i miei articoli qui sul mio sito.