Dall’articolo “L’AI come supporto medico a chi non si può permettere l’assistenza sanitaria: lo dice il CEO di OpenAI”, ispirato a un tweet di Sam Altman, uno dei fondatori di OpenAI e attuale CEO dell’azienda, apprendiamo che (1):
– Sam Altman, CEO di OpenAI, ha suggerito come le intelligenze artificiali possano migliorare il mondo, tra cui fornire indicazioni mediche a coloro che non possono permettersi l’assistenza sanitaria.
– L’adattamento al mondo profondamente integrato con gli strumenti di intelligenza artificiale avverrà probabilmente abbastanza rapidamente.
– Altman riconosce che la società potrà avere bisogno di tempo per adattarsi a un cambiamento di questa portata e sottolinea l’importanza di una presa di coscienza da parte delle istituzioni, della necessità di una regolamentazione e dell’impegno a risolvere alcune sfide chiave.
– Le istituzioni avranno bisogno di tempo sufficiente per capire cosa fare e potremmo essere non così lontani da strumenti AI potenzialmente spaventosi.
– Le AI potrebbero rappresentare validi ausili per la produttività quotidiana, ma sarebbe meglio mostrare cautela nel suggerire il loro impiego in ambiti delicati come la salute dell’individuo.
– Sono state evidenziate le sfide da affrontare per la regolamentazione e l’adozione delle AI.
Maggiori dettagli nell’articolo linkato in alto.
(1) Sintesi generata con Chat GPT