Negli ultimi tempi, l’attenzione del settore tecnologico è stata catturata dalle potenzialità dei modelli di linguaggio estesi (LLM), utilizzati per sviluppare assistenti virtuali sempre più avanzati e personalizzati. La competizione tra le aziende del settore è sempre più serrata, con grandi player come Microsoft e Google già al lavoro su propri chatbot integrati nei rispettivi motori di ricerca, rispettivamente Bing e Bard. Altre aziende, come Meta, Anthropic, You.com, Alibaba e Baidu, stanno sviluppando modelli di linguaggio sempre più sofisticati.

Microsoft ha scelto di integrare la tecnologia di OpenAI in Bing, anche se il prodotto non è ancora stato lanciato ufficialmente. Google, invece, ha presentato Bard, un assistente vocale che sfrutta il modello di linguaggio LaMDA, ma non si conoscono ancora molti dettagli sul suo funzionamento. Meta ha sviluppato Galactica, un modello di linguaggio pensato per il mondo scientifico, ma i risultati della beta pubblica hanno deluso gli utenti. You.com, invece, ha creato il chatbot YouChat e ha aggiunto modelli generativi per immagini.

Alibaba ha annunciato di essere al lavoro su un proprio assistente digitale, ma i regolamenti cinesi potrebbero limitarne la diffusione. Baidu, invece, ha presentato Ernie Bot, un assistente digitale che utilizza dati non strutturati e un grafo di conoscenza. Altre aziende stanno invece utilizzando l’intelligenza artificiale in modi diversi, come Snapchat con My AI, che si concentra su suggerimenti di viaggio e di ricette, o Replika, un chatbot che funge da compagno virtuale.

Cominciano ad apparire, inoltre, applicazioni basate sull’IA che tentano di offrire un’interfaccia più versatile e pratica rispetto ai chatbot presentati inizialmente. Un esempio sicuramente interessante è quello di Chatsonic di Writesonic, ma anche Chinchilla di Deepmind e Bloom di BigScience (un progetto open source). Potrete leggere ampiamente di questi tre esempi nel secondo articolo linkato in basso.

La sfida per queste aziende consiste nel trovare il giusto equilibrio tra l’efficacia delle risposte e la comprensione delle esigenze degli utenti. Il futuro degli assistenti virtuali sembra essere sempre più presente nella vita quotidiana delle persone, cambiando il modo in cui interagiamo con la tecnologia. La concorrenza tra queste aziende, dunque, si fa sempre più accesa per offrire un’esperienza sempre più avanzata e personalizzata agli utenti.

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