Una nuova riforma fiscale del governo Meloni prevede l’utilizzo della tecnologia digitale e dell’intelligenza artificiale per migliorare l’efficacia e l’efficienza delle attività di accertamento e riscossione dei tributi. Tuttavia, l’uso di algoritmi e intelligenza artificiale richiede equilibri e tutele a tutela e salvaguardia dei contribuenti, che non sono facilmente conciliabili. La riforma promuove il miglioramento dell’efficienza del sistema nazionale di riscossione e la contestuale semplificazione del sistema e orienta lo sviluppo dell’attività di riscossione verso i principi di efficacia, economicità ed equità. Per raggiungere questi obiettivi, le riforme promuovono l’uso delle più moderne tecnologie e forme di integrazione e interoperabilità dei sistemi e del patrimonio informativo, che consentiranno di eliminare le duplicazioni organizzative, logistiche e funzionali, riducendo così i costi di sistema . Tuttavia, le tutele per il contribuente sono la pietra angolare per evitare l’introduzione di distorsioni che alla fine aumenterebbero il divario di potere tra fisco e contribuenti.
Maggiori dettagli nell’articolo “Lotta all’evasione con l’Intelligenza artificiale“