Com’era prevedibile, Google non è disposta a perdere i suoi introiti pubblicitari finora raccolti con i risultati delle ricerche, quindi compenserà l’evidente calo in tal senso inevitabilmente provocato dall’imminente chatbot IA “Bard” con forme di pubblicità mirate all’interno di quest’ultimo, che a quanto pare porteranno probabilmente a un aumento delle conversioni. Anche Microsoft non se ne sta con le mani in mano in tal senso, visto che far funzionare il chatbot di OpenAI richiede un dispendio di risorse non indifferente.
Secondo quanto leggiamo nell’articolo “Google Search Bard AI Results Will Come with Ads” Google lancerà, infatti, una funzionalità di annunci pubblicitari per il suo futuro motore di ricerca Bard AI, seguendo l’esempio di Microsoft che ha usato gli annunci su Bing Chat. La funzionalità, chiamata “created assets capability”, offre annunci reattivi che utilizzeranno l’AI per raggiungere il pubblico giusto e genererà nuove descrizioni di titoli per gli annunci. Gli inserzionisti potranno accedere agli asset creati automaticamente come parte di una beta aperta e Google ha dichiarato che chi ha testato la funzione ha riscontrato un aumento delle conversioni del 2%. Google Search avrà anche nuove funzionalità che considereranno gli asset attuali e quelli creati per determinare una valutazione di forza degli annunci. Microsoft sta testando gli AI Ads con partner in Asia Pacific e prevede di lanciare la funzionalità a livello globale a metà 2023. La funzionalità degli annunci di Bing Chat è stata progettata per aumentare i tassi di click-through fino al 25%, dando a Bing un vantaggio competitivo su Google.