Riprendo il discorso avviato con l’articolo precedente per fornirvi, sempre cercando di non usare tecnicismi inutili, qualche strumento utile per la valutazione del posizionamento del vostro sito (o di quelli della concorrenza) nei risultati dei motori di ricerca, cominciando subito con lo sfatare un altro mito, ovvero…
“Quando interrogo Google con le parole chiave il mio sito compare in prima pagina, quindi ho un ottimo posizionamento”
A meno che non stiate eseguendo la ricerca su un computer diverso da quello che usate abitualmente, è molto difficile che i risultati di una ricerca su Google siano ‘obiettivi’ in quanto sono generalmente influenzati dai cookie e dalla cronologia del browser. Ciò è ancora più vero se avete un account Google e quando eseguita la ricerca per verificare il posizionamento del vostro sito siete loggati (per esempio avete usato GMail senza effettuare il logout). Vi risparmio i dettagli ‘tecnici’ (potete approfondirli usando una delle risorse linkate a fine articolo, se volete) e piuttosto vi dico subito come aggirare il problema.
Come verificare il posizionamento di un sito senza che i risultati della ricerca siano influenzati da cookie, cronologia e altri fattori personalizzati
Una prima precauzione che potete adottare per evitare che i risultati della ricerca siano influenzati dai fattori sopra descritti è quella di usare un computer diverso dal vostro dove non è stata mai eseguita tale ricerca, oppure “ripulire” il vostro abituale browser da cookie e cronologia, o meglio ancora semplicemente utilizzare una versione ‘neutrale’ di Google che si chiama “Google custom” (nell’immagine seguente potete vedere Google custom “in azione” con la ricerca “valutare la seo di un sito” dove al primo posto compare l’articolo che ho pubblicato la scorsa settimana.
In questo modo la ricerca non terrà conto di cookie, cronologia e altri fattori che possano personalizzare e di conseguenza sfalsare la ricerca e la conseguente verifica del posizionamento del sito in questione.
Purtroppo molti di voi resteranno delusi dal notare la differenza fra i risultati ottenuti in precedenza e quelli che invece sono prodotti utilizzando questa versione speciale del motore per la verifica del posizionamento nei risultati.
Questo, naturalmente, è solo uno degli strumenti utili per questo genere di verifiche, infatti per ottenere risultati analoghi si possono anche usare delle speciali estensioni per il browser, come vedremo fra poco.
Valutare il posizionamento reale di un sito nei risultati di Google usando l’estensione SEO SERP per Chrome
SEO/SERP è una delle estensioni più utili che io abbia mai installato in Google Chrome, e non ho ancora trovato niente di perfettamente analogo, in quanto a semplicità e immediatezza d’uso, in altre estensioni e per altri browser (se qualcuno di voi conosce qualcosa del genere è invitato a segnalarla, quindi!).
Una volta installata, SEO/SERP aggiunge un’icona nella barra di Google Chrome che, cliccata, apre una finestra in cui si può inserire la chiave di ricerca (keyword singola o frase) seguita dal nome di dominio (senza http:// e www) del sito di cui si vuole verificare il posizionamento, selezionando infine dal menu a comparsa la versione di Google desiderata (in genere google.it). Cliccando sul pulsante Submit si ottiene, in questo modo, una indicazione del posizionamento preciso del sito nei risultati della ricerca effettuata con tale keyword insieme a quella degli altri nove siti che appunto si posizionano nei primi dieci risultati della ricerca stessa (che diventano dieci se il vostro non è appunto in questa ‘top ten’). Nelle tre immagini che seguono potete vedere, rispettivamente, il posizionamento di questo sito (grazie all’ottimizzazione SEO del precedente articolo) fra i primi dieci, dove ho scalzato siti ‘blasonati’ e molto più anziati e agguerriti grazie all’esperienza acquisita nell’ottimizzazione SEO di WordPress e dei siti in generale.
Come potete vedere nella prima immagine la ricerca “capire se un sito è indicizzato bene” vede questo blog all’ottavo posto nei risultati, mentre “come valutare la seo” (seconda immagine) lo vede addirittura in prima posizione, così come “valutare la seo di un sito” (terza immagine).
Ma il posizionamento non cambia soltanto in base alle keyword, infatti la stessa ricerca può produrre risultati diversi nel tempo, come vedremo fra poco…
Il posizionamento di un sito nei risultati non è mai fisso ma cambia nel tempo
Questa è un’altra verità con cui dovrete imparare a convivere: il vostro sito non sarà mai costantemente al posto ‘x’ della classifica nei risultati delle ricerche, neanche per quanto riguarda una singola pagina o articolo. Google, infatti, vi presenterà spesso un risultato diverso anche se usate strumenti come quelli appena descritti. Naturalmente essere fra i primi dieci risultati di Google è l’aspirazione di chiunque abbia un sito, anche perché come saprete essere al primo posto significa avere quasi una probabilità su due di ricevere visite da chi aveva effettuato la ricerca, mentre già al decimo posto le possibilità scendono addirittura a meno del tre per cento (sto parlando del CTR, o Click Trough Rate, di cui trovate un approfondimento sempre nei link a fine articolo se volete).
Il cambiamento di posizione nei risultati delle ricerche non è dovuto necessariamente a penalizzazioni o alla ‘scalata’ della concorrenza il cui sito guadagna posizioni rispetto al nostro magari per la pubblicazione di un nuovo contenuto o l’acquisizione di un nuovo backlink (vi parlerò di questi ultimi a breve, non temete!), infatti bisogna ricordare che Google utilizza dei dati memorizzati sui propri server e che ogni volta che questi vengono interrogati i dati possono risultare diversi a seconda del server (e relativo database) interrogato e a seconda dell’utente che la esegue (pensate che persino il dispositivo utilizzato influisce sui risultati, per esempio uno smartphone o un tablet piuttosto che un computer). Insomma, non aspettatevi di mantenere sempre la stessa posizione, ma continuate a lavorare per raggiungere le prime dieci e non perdere troppe posizioni nel tempo… io sono qui per aiutarvi in questo, dopodutto.
Come si fa a scalare la classifica e guadagnare posizioni nei risultati delle ricerche?
Se pensavate di trovare la risposta a questa domanda in un piccolo paragrafo a conclusione di un articolo, siete degli ottimisti inguaribili: questo blog nasce proprio per rispondere a tale domanda, ma come avrete capito ci vorrà ben più di un articolo per illustrare tutte le tecniche e le strategie che possono aiutarvi a guadagnare visibilità sui motori di riceca e raggiungere i primi posti nei risultati di Google e altri motori. Abbiate quindi pazienza e continuate a seguirmi (oppure, se avete fretta, comprate il mio nuovo libro sulla SEO 😉 )
Alcune risorse per approfondire il tema del posizionamento di un sito su Google
La personalizzazione dei risultati di ricerca in un articolo sul sito di Giorgio Taverniti
Le percentuali di CTR (Click Through Rate) in base al posizionamento nei risultati delle ricerche su Google e altri motori: CTR in base all SERP (dal TagliaBlog) e CTR ancora più dettagliato in base alla posizione (sito StudioWeb76)
Ciao, io sono un blogger, web writer e SEO: anche se conoscevo già le tecniche da te indicate per valutare la reale posizione del sito in base alle parole chiave, ho letto con molto piacere il tuo articolo: chiaro, semplice e senza tecnicismi inutili. Io sto lavorando per un’azienda che mi ha chiesto sito, blog, social etc… e devo dire che i risultati sono reali e corrispondenti alle aspettative già dopo il primo mese. Vale a dire che dopo un mese con diverse combinazioni di keywords siamo posizionati dalla prima alla terza pagina.
Comunque una cosa vera che noto è che molti pensano che uno come noi abbia una specie di bacchetta magica per far salire il sito o il blog, e se questo non avviene in uno schiocco di dita passi per incompetente…
Un’altra cosa che ho notato, ma con piacere, è il valore che google dà alla frequenza e alla qualità degli articoli, soprattutto dopo Penguin: io sono un “umanista” prima di essere un “tecnico” e ho sempre scritto anche al di là del web, e vedere che quello che scrivo ha il suo effetto sulla ricerca è molto soddisfacente.
Poi è ovvio che bisogna saperlo fare con i criteri SEO e sbattersi (scusa la finezza) a pubblicizzare con directory, comunicati, article marketing esterno, inserimento in liste aziendali (nel mio caso), ma secondo me il vero lavoro risiede nell’idea dell’articolo e di come lo si scrive. Se si riesce ad essere originali, anche bizzarri o divertenti se necessario, e dare un motivo in più per leggere fino in fondo, il successo non dico che sia garantito ma è già metà del lavoro.
Adesso mi sto dando da fare per ricreare da capo un sito sul mio lavoro e le mie offerte, sito che già avevo ma che non mi soddisfaceva… vedremo! 😉
Ancora complimenti per l’articolo!
Ciao Bertrando, e grazie prima di tutto per l’apprezzamento, come immagini fa davvero piacere avere un riscontro effettivo di ciò che scaturisce dal proprio impegno e dalla propria passione. Hai proprio ragione riguardo al modo in cui viene visto, spesso, il lavoro di SEO e copy, ma sta a noi ‘educare’ i clienti e per quanto ciò comporti a volte uno sforzo ancora maggiore di quello profuso nel compito effettivo di posizionamento e content creation/management, nel lungo termine ripaga, credimi.
Tornando invece al discorso della frequenza e qualità degli articoli, Google ha ancora da ‘imparare’ ma è sulla buona strada per valorizzare davvero i contenuti meritevoli di essere trovati, personalmente ho fatto diversi esperimenti di cui parlerò senz’altro in questo blog, ma i principi restano gli stessi al di là degli ‘animali’ (pinguini, panda e altro) sguinzagliati da Brin e Page altrimenti ci sarebbe da impazzire a cambiare strategia così spesso.
Ti auguro il meglio per il tuo lavoro e per il posizionamento, in questo caso, del tuo sito!
Ciao, articolo molto interessante. Però volevo chiederti se SEO SERP sia comunque influenzato dalle query di ricerca dns e altre cose oppure se sia un tipo di ricerca abbastanza veritiero
Grazie e un saluto
Ciao Edoardo, SEO/SERP è abbastanza obiettivo nei risultati, ovviamente devi tener presente che il posizionamento di un sito nei risultati è piuttosto variabile quindi può spostarsi anche frequentemente in avanti o all’indietro. Ricorda che puoi sempre fare delle verifiche usando google.it/custom in aggiunta ai risultati mostrati da SEO/SERP.